Giuseppe Giorgi

17/07/2013

Giuseppe Giorgi nasce nel 1950 a Borbona, un piccolo paese appenninico del reatino; nel ’54 la sua famiglia si trasferisce a Roma, dove da allora abita e lavora, mantenendo comunque uno stretto legame con i luoghi d’origine. Durante gli anni del liceo due figure conquistano l’attenzione del giovane: Sestilio Piccari, insegnante di disegno e lo scultore Franco Verroca, che lo avvia allo studio della figura e alla conoscenza dei materiali e delle tecniche plastiche. Per quanto riguarda il senso spaziale e costruttivo saranno determinanti i cinque anni (1969 – 1974) di studi di architettura. A Roma insieme ad altri artisti del gruppo “Il collettivo”, espone in varie gallerie (1969) opere che affrontano la problematica sociale e politica che va sviluppandosi in quegli anni. Una sua opera riceve uno dei premi della città di Monterotondo (1970) ed entra a far parte delle collezioni della Pinacoteca; nella giuria è presente, fra gli altri, Carlo Levi che si complimenta con il giovane per i contenuti ed il rigore delle opere presentate. Nel 1973 sarà conferito lo stesso premio ad un’altra sua opera 'Incontro'.Sono del 1971 le prime personali al Circolo Giornalisti e allo Studio 45 e del 1973 quella alla Galleria/Libreria Signorelli.A Roma, la Galleria della Barcaccia, nel 1974, allestisce una mostra dell’artista e pubblica una monografia curata da Franco Miele, che gli riconosce doti di naturale spontaneità nel trattare le diverse tematiche che eludono enfatiche citazioni, anche laddove si sofferma maggiormente sulla minuzia del particolare senza giungere a superflui virtuosismi.E’ determinante nel ’79 un viaggio di studio a Parigi, dove ammira le opere dei grandi maestri impressionisti: nascono gli 'Omaggio a Monet', 'Ninfee' e 'Riflessi sull’acqua'. Alcune di queste opere, insieme ad altre che rappresentano malinconiche fanciulle con elementi di chiaro riferimento floreale, saranno presenti nella mostra Expo Art di New York (1981). Negli anni Ottanta svolge un’intensa attività espositiva: personali in gallerie di Catania, Bolzano, Siena, Merano e Firenze; una mostra che si sposta da Düsseldorf a Basilea; varie edizioni della Expo Arte di Bari. Con la mostra tenutasi da Mitsukoschi a Tokyo (1989) inizia un intenso rapporto con il Giappone attraverso la Galerie Sanbi che presenta alcune mostre personali e lo inserisce in varie collettive.